"Queste sono le condizioni invernali in cui di solito le persone possono rischiare di perdersi. Vedete che c'è un abbastanza nebbia." Nel parco nazionale delle foreste casentinesi lungo i sentieri dell'Appennino Romagnolo. "Uno dei rischi maggiori durante questo periodo, quindi in ambiente invernale, per qualsiasi persona che si trova difficoltà è il rischio di ipotermia. Come ci si deve comportare se nasce un imprevisto? Innanzitutto occorre chiamare il numero di emergenza, numero unico 112 o 118. È pacifico che alla partenza da casa bisognerebbe controllare le condizioni meteo, vestirsi in maniera adeguata con scarpe adatte assolutamente e portarsi possibilmente, a parte le app che abbiamo scaricato nei nostri cellulari, portarsi delle cartine cartacea che quelle non ci abbandonano mai." I volontari del CAI e del Soccorso Alpino e speleologico incontrano gli escursionisti. Le loro informazioni, i loro consigli nella giornata nazionale "Sicuri in montagna d'inverno", pensata per prevenire gli incidenti più frequenti della stagione. "Avanti. Avanti barella da sosta." "Qui vediamo questa persona che è scivolata nel canalino dovuto all'ambiente nevoso. Una volta stabilizzato deve essere portata a termine la fase di recupero. In questo caso, visto che comunque con la nebbia che c'è l'elicottero non potrebbe intervenire, sicuramente tramite una tecnica che si chiama a contrappeso." La scoperta della montagna, numeri in crescita dopo la pandemia. Più escursionisti ma anche più incidenti. "Gli incidenti sono aumentati almeno almeno del 30-40% egli ultimi 3-4 anni. I principali vanno dalle scivolate dei fungaioli che vanno in ambiente troppo severo per poter anche a volte raccogliere i pregiati funghi, piuttosto che, ripeto, persone che vanno a fare dello sport in ambiente ma che poi l'ambiente presente al proprio conto, perché ci sono dei fattori di severità importanti.".