L'allerta meteo non ha avuto effetti significativi sulla frana di Casamicciola ma il territorio deve essere costantemente monitorato. In azione un radar interferometrico, già usato in altre catastrofi come quella della Marmolada, che registra gli spostamenti del suolo in tempo reale. "Stiamo sintonizzando il radar sulle immagini che abbiamo. Per adesso le informazioni sono, diciamo, abbastanza buone, con un po' di, diciamo, di incertezza sui primi dati ma per adesso il meccanismo di movimento non è riattivato". Non solo quello, il punto sotto osservazione. Altre frane e smottamenti ci sono su più versanti del Monte Epomeo e in altri comuni dell'isola. "Stiamo facendo dei monitoraggi anche visivi sulle altre frane, dopo gli eventi di pioggia principali per verificare se c'è stato un cambio nella morfologia della frana e quindi una preoccupazione da attenzionare in modo particolare". Altro aspetto che desta preoccupazione è se, come e quando si potrà tornare a una normalità tra sfollati e rischio idrogeologico. E poi c'è l'ansia di essere dimenticati. Per questo il comitato di cittadini che è nato a Casamicciola ha incontrato i Commissari. "Noi già abbiamo vissuto due emergenze. La prima alluvione nel 2009 e il terremoto nel 2017. In tutti e due i casi c'è stato tanto rumore mediatico, in una prima fase poi man mano i riflettori si sono spenti, siamo rimasti soli, le amministrazioni in passato non si sono forse adoperate in giusta maniera e non è stato fatto nulla. Né dopo la prima alluvione e neanche dopo il terremoto. Al di là della prima fase emergenziale nella quale, diciamo, si è tutti presenti poi man mano si sono spente le luci e i riflettori e sono venuti a mancare tutti. Noi ci preoccupiamo di questo, che possa avvenire di nuovo ciò. Se veniamo abbandonati per l'ennesima volta questo paese finisce".























