A due mesi dalla terribile frana di Casamicciola, con la conversione in legge del decreto Ischia, si comincia a guardare al futuro dell'isola. Si inizia con gli interventi di messa in sicurezza più urgenti partendo dalla pulizia degli alberi e da attività di consolidamento affidate a Sma Campania, società della Regione. I fondi stanziati però, avverte il commissario Legnini collegato in videoconferenza da Roma, sono solo il primo passo. "Avvieremo il primo blocco degli interventi che abbiamo quantificato in 47 milioni, tutti finalizzati a eliminare il rischio, ad avviare la messa in sicurezza del territorio di Casamicciola e in misura minore degli altri comuni". Ci sarà una seconda fase, spiega il commissario, per la quale serviranno altri fondi sia per una messa in sicurezza efficiente sia per le delocalizzazioni. "A quelle norme, a quelle risorse devono seguire ulteriori interventi perché l'opera di messa in sicurezza di un territorio e quello di Casamicciola, degli altri comuni dell'isola a forte rischio sismico è un'opera molto impegnativa. Occorreranno almeno 400 milioni di euro, quindi è evidente che è sono un primo passo". Entro un mese dovrebbe essere attiva la sala di monitoraggio della protezione civile per gestire meglio le evacuazioni temporanee. Intanto, a due mesi dalla frana, i geologi della società italiana di geologia ambientale hanno tenuto un incontro con gli studenti di Casamicciola proprio per promuovere l'educazione ambientale nelle scuole.