Quattro dei cinque testimoni al processo per l'omicidio di Francesco Pio Maimone non si sono presentati all'ultima udienza che è durata solo mezz'ora ed è stata rinviata al 14 maggio prossimo. Per la morte del ragazzo diciottenne è imputato Francesco Pio Valda, 20 anni, considerato un elemento della Camorra di Napoli Est, insieme ad altre 7 persone accusate di averne favorito poi la latitanza. Valda è accusato di aver sparato all'impazzata la sera del 20 marzo 2023 dopo una lite tra la sua banda e un altro gruppo di persone tra gli chalet del lungomare di Napoli. Francesco Pio si trovava lì per caso a passare la domenica sera come tanti altri ragazzi. L'avvocato della famiglia della vittima, Sergio Pisani, sottolinea che non è la prima volta che testimoni si sottraggono al loro dovere. "È la seconda volta che accade questo. Tra l'altro in questa occasione sono mancati ben quattro testi. Probabilmente per questo tipo di processi quando ci sono accuse di mafia sarebbe opportuno accompagnare i testi sin dalle prime udienze perché si verifica sicuramente una condizione psicologica grave per cui i testi hanno paura di intervenire in udienza. Oppure innalzare le multe in caso di assenza". I genitori della vittima non si danno pace in questa lunga lotta per la verità e la giustizia. "Noi cerchiamo solo aiuto per nostro figlio e per tante vittime innocenti", "Ma secondo lei perché non sono venuti?", "Non lo so se è per paura o per tempo. Non vi so dire tutto questo. Però per noi è un dolore atroce. E oggi si nascondono dietro a che? Tutta questa omertà dove se la portano? Non lo so se esiste ancora omertà per queste vittime innocenti. Dovete dire solo quello che avete dichiarato la prima volta. Non chiediamo altro".























