Stavolta non c'entra il calcio e neanche la politica, il nuovo caso Italia-Francia ha piuttosto a che fare con l'arte e la cultura e certo getta benzina sul fuoco su un'atavica antipatia con i cugini d'oltralpe. Uno dei monumenti più iconici di Roma è infatti al centro di una sgradevole contesa dopo che un recente rapporto della Corte dei Conti di Parigi ha criticato la gestione sciatta e negligente delle cinque chiese francesi della capitale, fra cui Trinità dei Monti che affaccia sulla scalinata per eccellenza. Ed ecco che denunciando derive e decisioni opache i magistrati transalpini ne hanno rivendicato la proprietà, sentenziando, quasi fosse una dichiarazione di guerra, che è necessaria una conferma del suo status giuridico. "Di sicuro la scalinata di Trinità dei Monti ha un forte legame con la presenza francese a Roma, fu progettata da un architetto francese, fu finanziata dai re di Francia, in particolare da Luigi XV e affidata ai monaci francesi sin dal 1585". "Io ai francesi non darei proprio niente". "Lo trovo scorretto perché stiamo parlando di uno dei monumenti simbolo di Roma capitale, forse assieme al Colosseo è il monumento per eccellenza, per cui ritengo giusto che all'Italia e a Roma nella fattispecie rimanga questo monumento". "È ora che la smettano di fare sempre i grandeur. Io non credo a tutte queste fandonie". "È d'accordo con i francesi? "No, sono d'accordo che non è stata gestita bene perché per esempio hanno messo l'ordinanza di non far sedere, però magari se uno poi di notte va a fare anche un bisognino va bene. Detto tutto". Una domanda sorge spontanea a questo punto, ma se Roma chiedesse al museo del Louvre di restituire la Gioconda, Parigi che cosa risponderebbe?.