Le potenze del mondo allo stesso tavolo per discutere di acqua, sostenibilità economica, sociale, ambientale, con l'obiettivo della Fame Zero. A Firenze si apre il G20 Agricoltura sotto la presidenza italiana. In Piazza Santa Croce i giovani di Coldiretti si appellano ai grandi della terra. Secondo l'indice della FAO di agosto il caroprezzi delle materie prime agricole, rispetto lo scorso anno, segna un +32%. I Paesi ricchi e le multinazionali, per il timore di nuove chiusure, si accaparrano terreni fertili, sottraendo la terra ai contadini, stravolgendo tradizioni secolari e ignorando, ad esempio, che esistono prodotti che possono salvare il suolo. "Consentono appunto di preservare il suolo, rigenerarlo e di utilizzarlo poi anche in futuro. La loro valorizzazione salva il suolo. Qui abbiamo dei prodotti incredibili. Abbiamo per esempio la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, molto piccola, che nutre il terreno con l'azoto oppure abbiamo il radicchio di monte o ancora il fungo cardoncello che cresce in terreni molto poveri e sassosi e la loro produzione consente a quei suoli di non essere distrutti dalla cementificazione". La speranza è nei giovani agricoltori. In Italia ne abbiamo 60 mila. Vogliono giocare un ruolo nella lotta ai cambiamenti climatici. "Abbiamo avuto gelata, siccità e fauna selvatica quindi ci vorrebbe veramente il pugno di ferro su alcuni argomenti. Però su altri, purtroppo, siamo sotto il cielo". "Come giovani vogliamo essere i protagonisti innanzitutto di un nuovo modello sostenibile di agricoltura che però darà la possibilità a tutte le persone di riuscire a sfamarsi".