"L'autismo come parola fa paura, ma in realtà non è così spaventoso" Quella di Rossella è una storia di cui si parla poco eppure accomuna tantissime famiglie, tante mamme e tanti papà che scoprono di avere un bambino autistico. "Anche noi abbiamo provato questa paura abbiamo, quando ricevuto la diagnosi, ma superati i primi giorni ci siamo resi conto che in realtà nulla era cambiato e che soprattutto in realtà Davide, ma come tanti altri bambini che vediamo anche qui al centro Terra Luna, hanno delle potenzialità enormi". E potenzialità che possono esprimersi tanto meglio quanto più l'ambiente è favorevole e pensato anche per le persone autistiche. È con questi presupposti che nasce Terra Luna, un centro a Gallarate alle porte di Milano voluto da fondazione Bellora e nato da una riqualificazione di un ex edificio scolastico. "Nasce dalla consapevolezza che sul tema dell'autismo c'è veramente poco. Quello che abbiamo riscontrato che c'è la parte dei genitori una totale difficoltà a trovare dei punti di riferimento. Un intero complesso edilizio a più piani e con ampi spazi all'aperto che è stato completamente ripensato per venire incontro alle esigenze delle persone autistiche. "Ho sempre creduto nella mia attività professionale che la soluzione di ogni cosa fosse già all'interno, basta scoprirla e guardarla con gli occhi giusti. Però per guardare bisogna saper ascoltare". Il centro è già attivo e accoglie al momento decine di bambini negli spazi diurni, ma il progetto è ancora più ambizioso. Nasceranno presto una caffetteria e un ristorante aperti al pubblico e nei quali lavoreranno persone autistiche. Tra gli obiettivi c'è anche la realizzazione di forme di cohousing, spazi abitativi dedicati a loro volta a ragazzi e adulti autistici. Tutto ciò è possibile grazie a una sinergia tra enti pubblici e privati che mettono a disposizione fondi, risorse e competenze. L'aspetto essenziale e il più importante è il fatto di offrire, con questa struttura, un punto di riferimento per le famiglie e per i ragazzi autistici. "Ci sono anche degli incontri a casa, degli incontri a scuola, in modo da creare così una sinergia, no, per cui tutti remiamo nella stessa parte". Un punto di riferimento che va al di là della struttura stessa e che permette di far rete, di coinvolgere l'intera società in un percorso di aiuto reciproco e di comprensione dell'autismo in tutte le sue diversissime forme. "Lui viene sereno, contento, noi sappiamo che abbiamo sempre una mano tesa e fa la differenza, tutta la differenza del mondo".