"La vicenda che mi vede purtroppo protagonista, mi offende, mi ha offeso come uomo e come magistrato. Rifarei tutto esattamente come è stato già fatto all'epoca". Accetta di parlare a poche ore dalla bufera scatenata dalla notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati, l'ex procuratore capo di Pavia Mario Venditti, accusato di corruzione in atti giudiziari dalla Procura di Brescia, che ipotizza che l'ex magistrato abbia ricevuto denaro dalla famiglia di Andrea Sempio per chiedere e ottenere nel 2017 l'archiviazione dell'indagine a carico del giovane per l'omicidio di Chiara Poggi. "Io sono in grado di dimostrare la mia estraneità a questi fatti. Non ho mai usufruito di benefici di alcun genere in relazione alla mia attività di magistrato inquirente e tanto meno ho mai incassato soldi". Un'accusa di inaudita gravità tuona la difesa di Alberto Stasi nata da una sospetta movimentazione di denaro tra dicembre 2016 e giugno 2017 sul conto del padre dell'indagato e da una perquisizione dello scorso maggio in casa Sempio in cui era stato rinvenuto un appunto su un'agenda con la dicitura Venditti GIP archivia per 20-30 euro, interpretata come la somma corrisposta all'ex procuratore per fare archiviare la posizione di Sempio. Un biglietto che però anche per la difesa dell'ex magistrato potrebbe avere tutt'altro significato. "L'interpretazione logica, senso comune, persone, uomini della strada leggono una roba del genere, dicono: Vabbè, è l'appunto di un padre di famiglia che dice nel caso in cui arriviamo a un'archiviazione, devo dare 20, punto 30 all'avvocato". Dopo le perquisizioni e i sequestri da parte della Finanza e dei Carabinieri di Milano, anche in casa Sempio, i genitori dell'indagato come due ex Carabinieri della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Pavia di allora sono stati sentiti come testimoni, una stranezza questa per la difesa di Venditti che auspica l'invio di ispettori da parte del Ministero della Giustizia. "Ci sono dei conflitti o comunque delle degli equilibri che dovrebbero essere attenzionati da un fine cultore della materia come il Ministro Nordio". .























