Sembrava ci fosse una pietra tombale sul delitto di Garlasco. Cosa cambia allora dopo il 2015, dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi per l'omicidio di Chiara Poggi? Cosa porta a quasi 18 anni dei fatti alla nuova richiesta della stessa Procura di Pavia? Perquisizioni, interrogatori, verifiche sono da sempre normali strumenti investigativi, non devono stupire gli ultimi sviluppi, quanto semmai che si riparta da elementi che già c'erano nelle indagini di allora. Se scorriamo il calendario di chi indaga, ci rendiamo conto di quanto centrale sia l'incidente probatorio che si svolgerà nelle prossime ore in tribunale davanti al GIP di Pavia, Daniela Garlaschelli. La leggibilità delle tracce di DNA sulle unghie di Chiara Poggi fu all'epoca l'argomento chiave di archiviazione. Se quei reperti ora saranno considerati comparabili e quel DNA risulterà davvero essere quello di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara e indagato nella nuova inchiesta, gli indizi potrebbero diventare prove. Esistono altre tracce estraibili da reperti mai utilizzati finora? Ricordiamo a titolo di esempio la spazzatura di casa Poggi con i resti dei pasti o il tappetino del bagno, sul quale fin dal primo sopralluogo della scientifica era visibile una macchia di sangue. In fondo, una confluenza di elementi indiziari come l'impronta digitale sul dispenser del sapone, portarono allora alla condanna di Stasi. Su Sempio gli elementi non sono fatti nuovi. Le tre telefonate tra il 7 e l'8 agosto, ora considerate ingiustificate dagli inquirenti, perché il ragazzo sapeva bene che il suo amico, fratello di Chiara era in vacanza, lo scontrino del parcheggio esibito al momento giusto fu considerato allora alibi solido. Adesso con l'ora del delitto spostata dal medico legale di almeno un'ora, cambia tutto. Infine il super testimone secretato che avrebbe detto: la presunta arma del crimine è nei pressi della casa disabitata un tempo appartenuta alla nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara. Anche in questo caso non sembrano cose nuove. Stefania Cappa al tempo fu vista dal tecnico Marco Muschitta allontanarsi in bicicletta dalla villetta di via Pascoli, con uno strumento ingombrante. A suo tempo la ritrattazione invalidò la testimonianza. Cosa è cambiato a Garlasco? .