Nessun Ignoto 3. Nessun uomo misterioso dietro a quel DNA maschile, parziale e degradato, trovato sulla carta non sterile che venne utilizzata 18 anni fa per effettuare un tampone orale sul cadavere di Chiara Poggi. Gli accertamenti disposti dalla Procura di Pavia hanno confermato che quel profilo genetico trovato sul reperto è frutto di una contaminazione avvenuta nella sala autoptica. Gli accertamenti disposti dai magistrati hanno infatti consentito di verificare la coincidenza del DNA trovato sulla garza con quello di uno dei cinque cadaveri maschili finiti, nelle ore immediatamente precedenti all'autopsia di Chiara Poggi, sullo stesso tavolo autoptico e con cui quel profilo è stato comparato. A precisare l'esito degli accertamenti, con una nota, è la stessa Procura di Pavia. "È emerso un clamoroso errore di contaminazione in sede autoptica che non dovrebbe assolutamente succedere", ha commentato il genetista Ugo Ricci, consulente della difesa Stasi. Mentre per l'avvocata Angela Taccia, legale di Sempio, "più approfondiscono gli accertamenti e più si concretizza quello che abbiamo sempre sostenuto. La verità su Sempio salterà fuori". Di una "palese contaminazione" aveva parlato da subito anche il consulente della famiglia Poggi. "Se si guardano i dati e non le suggestioni, ogni passaggio conferma la responsabilità di Stasi", ha commentato l'avvocato di parte civile Gianluigi Tizzoni. L'incidente probatorio disposto dal GIP di Pavia nell'ambito della nuova inchiesta, che vede Sempio indagato per l'omicidio di Chiara Poggi intanto è ancora in corso. La Procura, nel frattempo, ha reso noto di aver affidato nuove verifiche all'anatomopatologa Cristina Cattaneo sulle cause della morte di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto di 18 anni fa, e sulla dinamica dell'omicidio per cui nel 2015 è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi. .























