15 punti di contatto tra l'impronta palmare rilevata sul muro destro della scala che porta alla cantina della villetta di via Pascoli, accanto al corpo di Chiara Poggi e quella della mano di Andrea Sempio, un match tra le impronte dattiloscopiche che sarebbe emerso solo dopo la consulenza affidata ai RIS dai PM Pavia, che hanno riaperto il caso di Garlasco. Quella impronta era già stata rilevata nel 2007 dagli investigatori che tra le 60 impronte per lo più rimaste senza nome l'avevano repertata come traccia numero 33 e valutata allora di nessuna utilità. Nella relazione di 18 anni fa, i carabinieri scrivevano infatti di una traccia completamente priva di creste potenzialmente utili per gli accertamenti dattiloscopici. impronta che allora era stata analizzata con la Ninidrina, la sostanza rossastra che si vede nell'immagine e con l'obti test, il più affidabile nel rintracciare sangue e che aveva dato esito negativo. Secondo i carabinieri del nucleo investigativo di Milano, che conducono la nuova indagine, invece, è logico e fattuale ritenere che quella impronta numero 33 appartenesse all'assassino di Chiara, ovvero secondo l'accusa Andrea Sempio. Anche di questo avrebbero voluto chiedere conto all'indagato i PM che lo avevano convocato in Procura per un interrogatorio al quale però Sempio non si è presentato per un difetto di notifica, spiegano i suoi legali. Un interrogatorio che l'ormai 37 enne aveva già sostenuto nel 2008 quando aveva presentato il famoso scontrino del parcheggio e che sarebbe emerso solo adesso era stato interrotto da un malore, tanto da aver reso necessario l'intervento di un'ambulanza per circa 40 minuti. Sotto la lente degli investigatori tra gli elementi ritenuti a carico di Sempio, ci sarebbe anche un suo scritto relativo al delitto di Chiara Poggi, ritenuto interessante per l'indagine Sempio non verrà riconvocato in Procura. Agli atti della nuova inchiesta restano le testimonianze rese per circa due ore da Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l'omicidio della fidanzata e quella di Marco Poggi, fratello della vittima e amico di lunga data di Sempio. .