Opposti Pride: a Milano una festa ridimensionata a causa della pandemia, lungo le strade di Istanbul una marcia non autorizzati per motivi di ordine costituzionale, salute pubblica e contrarietà alla morale. In Turchia i manifestanti sono stati puniti con 20 arresti, oltre che con la carica delle forze dell'ordine. Il mese del Pride è più protesta che festa, a creare tensione nella comunità LGBT italiana l'approvazione del DDL Zan, relativo alle misure di prevenzione e contrasto alla discriminazione, per il quale il Vaticano ha espresso contrarietà. Tema centrale nell'evento Milanese. A sostegno del decreto è intervenuto il Sindaco Sala, all'Arco della Pace, fra dibattiti e concerti. "Facciamo partire da qui la spinta, la spinta finale per il DDL Zan e per tutto quello che porterà ai giusti diritti per tutta questa meravigliosa comunità. Grazie a tutti voi". Il Sindaco regala il proprio orologio dedicato al Pride a Alessandro Zan, relatore del decreto. È una folla di mascherine variopinte. Così come lo è stato in altre piazze italiane da Roma a Bologna. A Parigi la festa è tornata per le strade, musica e preoccupazione per Paesi come Ungheria e Polonia, dove i diritti sono oggi minacciati. Il clima è rilassato a Berlino, i manifestanti ballano e si schierano contro il Premier ungherese Orban e la legge con cui viene vietata la promozione dell'omosessualità tra i minori, tema su cui ha espresso disapprovazione Angela Merkel. Il lungo mare di Tel Aviv, città icona della comunità LGBT, si è colorato di nuovo, 20.000 persone circa e un sollievo dopo l'allarme attentato del giorno prima.