Blitz all'alba da parte della Guardia di Finanza con decine di perquisizioni in varie ASL e ospedali piemontesi tra Torino, Alessandria e Novara e abitazioni private di dipendenti pubblici e imprenditori. 19 indagati per i reati di turbativa d'asta e corruzione. Le fiamme gialle ipotizzano gare d'appalto truccate per un valore di 5 milioni di euro a vantaggio soprattutto di un'azienda torinese e di una multinazionale veneta leader nel settore medicale. 5 le società coinvolte nell'inchiesta e 10 funzionari delle ASL. Si tratta di dipendenti infedeli che gestivano la gara perché membri della Commissione, finalizzandola all'aggiudicazione a qualche ditta compiacente in cambio di utilità, denaro o preziosi. I dipendenti dell'ASL erano membri delle commissioni aggiudicatrici delle gare d'appalto ed erano quelli che predisponevano anche il capitolato tecnico sul quale andavano ad operare per l'aggiudicazione della gara, cioè facevano in modo che determinate caratteristiche dei prodotti richiesti o inserivano nel capitolato determinate specificità che riconducevano poi alla ditta che avrebbe vinto la gara. Le gare d'appalto riguardavano sia apparecchiature mediche di precisione che la fornitura di dispositivi di protezione individuale come camici e mascherine .