Oggi si utilizza proprio l'ansia quasi come l'aspirina per la noia, la tachipirina per la febbre, è quella che misura anche il termometro del disagio ma è quella anche che spesso non suona il campanello, non ti avvisa e rompe, rompe i confini che è uno Tsunami, che a volte il giovane si ritrova dentro che poi porta ad altro, ad autolesionismo, a disturbi, attacchi di panico sempre più presenti nei giovani e nello stesso tempo anche disturbi della alimentazione e droghe. "Qual è il campanello d'allarme per un genitore e qual è il suo consiglio ai genitori?" "Esserci in questo mondo giovanile, esserci senza giudizio, attendere però con un'osservazione attenta e poi soprattutto parlarne. Oggi la cosa che mi rattrista, perché me lo raccontano proprio i giovani, sono soprattutto, spesso si delega la responsabilità genitoriale, la responsabilità propria di un papà e di una mamma agli specialisti, quando i giovani aspettano invece che sia tu padre o madre ad intervenire con le modalità giuste. Ecco questo oggi è sempre più presente e ahimè, Io ricordo una ragazza che mi dice. Ma come è possibile che mia madre venga e mi porti da te quando questi discorsi potremmo ragionarli insieme? Ecco questo è delegare un po' perché facciamo fatica genitori a dir di no, facciamo fatica anche a mettere i nostri giovani allo specchio e facciamo fatica anche a dire a volte, stai sbagliando e deleghiamo sempre che il dramma, la responsabilità, tutto il malessere è dato dagli altri ma a volte nasce dal di dentro e non sappiamo coglierlo.".