Alberto Genovese, l'ex manager a processo a Milano per due violenze sessuali avvenuta nel 2020 sarà giudicato con rito abbreviato condizionato all'acquisizione di produzione documentale, e a una consulenza psicologica richiesta dalla difesa. L'ha stabilito il Gup, Chiara Valori che ha fissato anche le prossime tappe del processo la cui sentenza potrebbe arrivare il 19 settembre. Ad accusare Genovese due modelle una diciottenne, vittima dell' imprenditore durante una festa organizzata a ottobre nel suo attico con vista sul Duomo, ribattezzato "Terrazza Sentimento", l'altra, 23enne sua ospite in una villa di lusso a Ibiza a luglio. Aggredite e rese incoscienti, sostiene l'accusa, con un mix di cocaina e ketamina dall'ex manager del Web che ora si sta curando in una comunità e il 27 giugno sarà interrogato in aula. A parlare intanto è l'avvocato che difende la giovane violentata quando aveva 18 anni che dopo gli abusi invalida permanente al 40% ha problemi fisici e psicologici e non può più fare la modella ossia, il lavoro che faceva, dice il legale: Luigi Liguori che ha ricordato come i danni subiti dalla giovane siano stati calcolati per la cifra di un milione e mezzo di euro. L'ex imprenditore nella scorsa udienza aveva offerto 130000 euro come risarcimento per lei e 25000 euro per l'altra ragazza, cifre che però sono state rifiutate. La difesa sulla base di una relazione tecnica solleva Intanto il tema di un possibile visto parziale di mente, il cronico abuso di droghe avrebbe causato in Genovese un deficit psicologico tale da influire parzialmente sulla sua capacità di intendere e di volere.