Io sono di Bonn e tutta quella valle del fiume che è particolarmente colpita, 30 km da casa mia, è proprio la zona dove da noi si va la domenica, lì vivono anche molte persone anziane, nessuno si ricorda una cosa del genere, non ce l'aspettavamo. Questi avvenimenti dipendono e sono anzi causati dal cambiamento climatico, certo che ogni tot di secoli, un evento del genere può succedere, però soprattutto in Germania, dove non abbiamo esperienza di eventi di questo genere vediamo che avvengono sempre più spesso. Non possiamo neanche dare nessuna garanzia che una volta ricostruito il tutto non risucceda tra qualche anno, cioè, è la frequenza degli eventi che aumenta e questo ce lo dice la scienza. Io credo di sì, che l'Europa stia andando nella direzione giusta, la Germania ancora no, però speriamo ovviamente con le elezioni di settembre, cambi qualcosa. Quello che sappiamo è che prima si agisce, meno ci costerà e più riusciremo a salvare il clima, non ha senso dire: vabbè prima o poi lo dovremmo fare, ci pensiamo nel 2030. I tedeschi, le tedesche sono molto preoccupati per il cambiamento climatico, finché non sentiamo gli effetti concreti sulla nostra pelle personale o quella dei nostri familiari, tendiamo a risolvere prima le questioni che ci riguardano da vicino: il lavoro, la qualità di vita nella nostra città, l'istruzione, no? Sono le cose che viviamo sulla pelle ogni giorno. Leggere rapporti scientifici per quanto ben fondati siano, che però sembrano complessi, lontani da noi, comunque le vittime principali si trovano all'inizio, nella prima fase in altri Paesi, ma vediamo che adesso tutto questo arriva da noi, adesso lo cominciamo a sentire sulla nostra pelle. È ormai evidente che è un problema che tocca a noi, tocca la mia generazione, ma ancora di più quella delle mie figlie. Noi, i ragazzi e ragazze che hanno 20 anni adesso, loro vivranno in un mondo in cui devastazioni, catastrofi di questo tipo saranno la norma e non l'eccezione. E credo che insomma, molti di noi adesso si stanno chiedendo: è veramente questa la nostra eredità, è veramente questo il mondo che vogliamo lasciare ai giovani, vogliamo fallire in questo modo o vogliamo fare qualcosa, che credo che la risposta debba essere: sì, noi siamo la generazione che può fare qualcosa, facciamolo adesso.