Lo hanno trovato nascosto nella sua casa di Soiano del Lago, rannicchiato nel cassettone del letto matrimoniale con un borsello con 50mila euro in contanti. È finita così dopo 11 giorni la latitanza di Giacomo Bozzoli l'imprenditore 39enne condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio dello zio, lo scorso primo luglio, e che da quel momento aveva fatto perdere le sue tracce mentre si trovava in vacanza in Spagna, a Marbella, con la compagna e il figlio, è qui che è stato immortalato dalle telecamere interne dell'hotel per l'ultima volta poi più nulla. "Secondo noi è arrivato nelle ultime 24 ore, poi lo abbiamo localizzato in casa sua, lui ha proclamato la propria innocenza e poi ci ha raccontato il percorso che ha seguito in questi giorni, i vari passaggi." Sono i rumori sospetti rilevati dalle tante cimici piazzate nella villa di Soiano a rivelare, nelle ultime ore, che qualcosa era cambiato. Alle 17:45 i Carabinieri fanno irruzione e trovano Bozzoli nascosto. "Non aveva nessuna intenzione di consegnarsi tanto è vero che aveva con sé anche una somma contante molto importante, 50mila euro in un borsello, sicuramente parliamo di un uomo che non è avvezzo diciamo ad una latitanza prolungata quindi riteniamo che abbia deciso di tornare per trovare un attimo di pausa nella sua fuga." Per due volte la compagnia Antonella Colossi rientrata in Italia lo scorso 5 Luglio col figlio, era stata ascoltata dai Carabinieri raccontando però di non sapere dove si trovasse Bozzoli. La Procura di Brescia intanto ha aperto un fascicolo contro ignoti per procurata inosservanza della pena, l'obiettivo è capire chi ed eventualmente come abbia aiutato l'uomo, nel frattempo trasferito nel carcere di Canton Mombello a Brescia, in questi giorni di latitanza fino al rientro in Italia che sarebbe avvenuto con mezzi di fortuna.