L'accusa è stata formalizzata e ora Francis Kaufmann, l'americano dalle tante identità arrestato dalla polizia greca, deve rispondere di duplice omicidio, non solo quello della bimba di un anno, ma anche della sua mamma, Anastasia Trofimova, la donna di 28 anni di Omsk in Siberia, trovata senza vita a pochi metri dalla bambina a Villa Pamphili a Roma, lo scorso 7/6. L'ipotesi è che entrambe a distanza di qualche giorno siano state soffocate. In queste ore negli uffici della Procura di Roma si prepara la rogatoria da inoltrare alle autorità russe per raccogliere la testimonianza della mamma e nonna delle vittime, che grazie al riconoscimento dei tatuaggi della figlia, ha consentito l'identificazione della ventottenne che si faceva chiamare Stella. La ragazza dalla Siberia era arrivata a Malta per studiare inglese e lì avrebbe incontrato Kaufmann, 46enne americano conosciuto col falso nome di Rexal Ford. Di Kaufmann si attende ora l'estradizione nel nostro paese e non in America, come da lui richiesto. Solo dopo si potrà procedere con gli esami necessari per stabilire se sia lui il padre della piccola. L'uomo si fingeva produttore esecutivo cinematografico e tramite una sedicente casa di produzione maltese, avrebbe beneficiato di un contributo di 860.000 € erogato dal Ministero della Cultura sotto forma di tax credit per un film mai realizzato. Sul punto si sta procedendo con le verifiche. Gli spostamenti della coppia con la piccola intanto restano avvolti nel mistero. L'arrivo in Italia risalirebbe a marzo di quest'anno a bordo di una barca noleggiata privatamente che da Malta li aveva portati in Sicilia. Anastasia e la bambina, che non risulterebbe nata in nessun ospedale maltese, non avevano i documenti. Il 46enne era partito per la Grecia da Fiumicino quattro giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri, il 13 giugno scorso l'arresto a Skiathos. .