Lei la definisce una vicenda paradossale il fatto che la Nuova Zelanda abbia sbarrato i confini ai propri cittadini. In effetti la storia di Charlotte Bellis, giornalista neozelandese 35 anni, ha davvero dell'assurdo. Trasferitasi in Qatar dopo aver lavorato per Al Jazeera in Afghanistan seguendo il ritiro delle truppe americane, lo scorso agosto scopre di essere incinta. A causa delle norme anti Covid il suo paese non l'autorizza a rientrare con il fidanzato, un fotografo freelance del New York Times, si sposta così in Belgio, paese di cui quest'ultimo è originario. Ma non ha un permesso di residenza e così scopre che l'unico paese per il quale hanno entrambe un visto è l'Afghanistan. Presenta richiesta ai talebani che, nonostante le sue passate critiche al regime, la fanno entrare a Kabul senza problemi, con una sola avvertenza: "dite che siete sposati". Dopo 59 documenti presentati, l'ultima ennesima richiesta scartata sembra che la pratica per il rimpatrio sia stata finalmente messa in moto.