È un evento in grado di coinvolgere oggi oltre 100 nazioni. Ed è nato e cresciuto per educare, soprattutto i più giovani, ad un uso più consapevole della rete. Giunto alla ventesima edizione il Safer Internet Day, la Giornata Mondiale per la sicurezza online, organizza un'infinità di iniziative sui temi che più preoccupano i ragazzi: cyberbullismo, social network, identità digitale, violenza online, privacy e perfino il gaming. "Quando si parla di internet e minorenni pensare di vietare non è realistico", sostiene Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. "Rendere sicuro internet significa assicurare ai ragazzi una risorsa preziosa". In linea col resto del mondo, oggi è anche la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, un momento particolare di sensibilizzazione da parte di scuola ed istituzioni. Circa il 15% degli adolescenti italiani ha dichiarato di essere stato vittima, almeno una volta, di episodi di bullismo o cyberbullismo. Più frequenti nelle ragazze e tra i più giovani, con proporzioni di circa il 20% negli 11enni e che progressivamente si riducono al 10% nei più grandi. Dati emersi dalla VI rilevazione 2022 del Sistema di Sorveglianza Hbsc Italia, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità insieme alle Università di Torino, Padova e Siena. Rispetto ai dati di 5-6 anni fa è netta l'impennata del cyberbullismo nei ragazzini fra gli 11 e i 13 anni, fortemente associata alla diffusione dei social. E ancora una volta responsabile di un peggioramento è stata anche la pandemia, spartiacque fra il prima e il dopo: chiusi in casa eravamo perennemente coi telefonini in mano a navigare in rete, luogo virtuale dove i pericoli trovano terreno fertile.