Si dice che incidere il nome di una persona impedisca che questa venga dimenticata. Nel laboratorio di Michael Friedlander si ricostruiscono i ricordi, forgiati su piastre di ottone, con la forma di un sampietrino. Sono le pietre d'inciampo, concepite dall'artista Gunter Demnig. Servono a non dimenticare le vittime dell'olocausto. Friedlander è stato a lungo l'unico produttore delle pietre d'inciampo. Un lavoro ma anche una missione, che entra nella vita di chi lo svolge, messaggero del Nie Wieder, il “mai più” scritto nella costituzione tedesca. Guardiani della memoria o almeno di una parte di essa. Friedlaender e Demnig sono il bastione della cultura del ricordo tedesca, l’erinnerungskultur, di cui le pietre d’inciampo fanno parte. E con le quasi 100 mila pietre d'inciampo da lui prodotte, installate da Demnig in diverse città europee, i due continuano a strappare dall'oblio nomi e storie che non dobbiamo dimenticare.