Si torna a casa. Stanchi, accaldati, sfiniti. Pian piano il popolo dei Papa Boys si incammina per raggiungere la propria meta ad ogni latitudine. Ognuno di loro porterà con sé un ricordo indelebile di queste giornate storiche. "Si, un significato molto intenso e profondo che viene dall'anima e che ha un lungo percorso dietro." "Siamo qua e aspettiamo con gioia di vedere l'evento." Li abbiamo visti a gruppi girare per le strade di Roma, zaino in spalla, bandane, fazzoletti, cappelli, magliette colorate, tamburi, chitarre. Li abbiamo visti sventolare le bandiere dei loro Paesi. Hanno ballato, cantato, riso, pregato. Un'invasione pacifica, protagonista per una settimana piena di allegria e accompagnata da un'ondata di colori. Entusiasmo alle stelle, hanno vissuto giornate intensissime ma altrettanto cariche di emozioni, a cominciare dalla possibilità di vedere da vicino il Santo Padre. Giornate culminate con i due eventi clou del Giubileo dei giovani, la veglia di preghiera e la santa messa celebrata da Papa Leone XIV dove sono stati parte della comunità mondiale di fedeli. La spianata di Tor Vergata che li ha visti protagonisti è stata ribattezzata la Woodstock cattolica, un raduno dove dai tempi di Papa Giovanni Paolo II ci si incontra per vivere la fede. Nei loro cuori, speranze, sogni, dubbi. Hanno condiviso momenti di preghiera e di riflessione. Pace e amicizia in testa alle loro priorità. La sfida per un futuro con un mondo diverso. Appuntamento a Seoul nel 2027 per la giornata mondiale della gioventù. .























