200 postazioni per le confessioni, ragazzi da ogni parte del mondo, sacerdoti che si alternano nelle varie lingue. La giornata al Circo Massimo per i ragazzi del Giubileo dei giovani porta con sé le tante emozioni di chi ha scelto di esserci. Non li ferma il caldo, non li ferma la fatica. La voglia di far parte di questo momento è più grande. "Siamo venuti qui per confessarci, per vivere la misericordia di Dio. Quindi sì, è bellissimo stare qui, vedere tutti questi giovani." "Mi sento molto più leggera, un sentimento di leggerezza tra virgolette. Anche per il fatto delle confessioni che secondo me dopo staremo molto meglio, affronteremo la giornata proprio tutto il Giubileo in generale, secondo me con molta più leggerezza." "Vedrai la veglia col Santo Padre, come ti ci avvicini a questa?" "Io ho partecipato anche alla GMG che aveva annunciato Papa Francesco. E c'è il Giubileo, e adesso c'è un altro Santo Padre quindi diciamo che è una sensazione un po' strana, nuova, e sono molto curiosa di conoscerlo." Sono i giovani di tutto il mondo, che in questi giorni affollano Roma respirando speranza e portando allegria. In fila dal mattino, zaino sulle spalle e voglia di confronto. Si raccontano, si conoscono, si preparano al grande appuntamento di Tor Vergata con il Pontefice. La preghiera per la pace ribadita ancora una volta e la richiesta di uno stop alle ostilità, ormai sono parte integrante del pontificato di Leone e anche qui, tra i ragazzi, pace e speranza, sono le parole più sentite. L'organizzazione capillare, protezione civile, croce rossa, uomini e mezzi in campo per garantire che tutto si svolga in sicurezza e che sia un momento di serenità per i ragazzi. Soddisfatto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che si prepara alla due giorni di Tor Vergata. "Roma è contentissima di accoglierli. È la vocazione di questa città, che la rende unica, di essere una città universale, accogliente, aperta, e di cui tutti sono cittadini, ecco. Anche loro sono romani, ecco. Roma è di tutti. .























