Il compito di Michael Collins era quello di pilotare il modulo di comando Columbia, la nave madre, quello da cui il modulo lunare con a bordo Aldrin e Armstrong si sarebbe staccato per raggiungere la superficie lunare. Il suo addestramento era molto diverso da quello degli altri, lui era preparato a pilotare da solo, in condizioni estreme, il modulo di comando e a manovrare manualmente l'attracco al modulo lunare in caso di emergenza. Aldrin e Armstrong passano poco più di 21 ore sulla superficie della Luna, durante quel periodo, Michael Collins rimane a bordo del modulo di comando e orbita più e più volte intorno alla Luna. Questo fa sì che lui si trovi molto di frequente dal lato nascosto della Luna. In questo modo Collins sperimenta una sensazione completamente nuova per l'uomo, una nuova forma di solitudine, quasi misteriosa, lui si trova infatti con la Luna tra lui e la terra. Questo gli impedisce completamente qualsiasi forma di comunicazione, con la Nasa e con i due colleghi sulla superficie della Luna può solo aspettare che loro finiscano la loro missione. Per questo motivo lui spesso è stato definito l'uomo più solo di sempre.