L'arrivo nella notte, dopo un lungo viaggio da Singapore, la nave rigassificatrice che, insieme all'impianto di Ravenna, promette di annullare la nostra dipendenza dal gas russo, è entrata nel porto di Piombino seguendo una dettagliata procedura di sicurezza. "È iniziata la manovra, dopo l'uscita in sicurezza dell'ultimo traghetto della giornata in modo tale da non avere sovrapposizioni". E adesso, sullo sfondo nella banchina est resterà per i prossimi tre anni. Snam sta valutando tre possibili destinazioni per il dopo: due in Adriatico, una in Alto Tirreno, comunque fuori della Toscana. Il sacrificio di Piombino, quindi, sarà limitato nel tempo; le proteste ci sono ancora, ma la città sembra essere rassegnata. L'ultima speranza di bloccare in corso d'opera l'arrivo delle navi metaniere è, per i comitati, legata al TAR: non ha respinto la sospensiva chiesta del Comune, ma tratterà il caso nel mese di luglio, e mancano ancora alcune autorizzazioni. "Il procedimento dell'AIA è alle battute finali. Noi siamo fiduciosi che entro una data dell'avviamento commerciale che è previsto entro la metà di maggio, riceveremo il decreto dell'AIA positivamente. Abbiamo presentato il 7 marzo il rapporto definitivo di sicurezza; anche questo, ci attendiamo che venga esaminato positivamente, di ricevere l'autorizzazione entro la data che dicevo dell'avviamento commerciale. Con l'arrivo della nave, si apre per la città la partita delle compensazioni. "Con il precedente Governo, avevo concordato quelle 10 compensazioni; è un iter, quello del decreto legge sul PNRR, che potrebbe integrare la cifra già prevista per le bonifiche". La bonifica chiesta servirà ad archiviare una sconfitta, quella della siderurgia, che è ancora sotto gli occhi di tutti.