Hanno recuperato solo pochi oggetti, qualche vestito e adesso aspettano di poter tornare a vivere in una casa propria. Sono oltre 70 le famiglie sfollate del grattacielo di Milano di 18 piani, in via Antonini, che è andato a fuoco il 29 agosto. La loro odissea continua. C’è chi alloggia temporaneamente in albergo, chi ha trovato ricovero da parenti o amici. Alcune soluzioni di case sono state individuate dal comune di Milano in via Antegnati. Si tratta di appartamenti di edilizia residenziale sociale vicini alla torre andata a fuoco che verrebbero assegnati con contratti di affitto fino al 40% in meno rispetto agli standard. Saranno però pronte non prima di febbraio del 2022 queste case e si potrà entrare con caratteristiche di reddito precise. L’iter burocratico è lungo e cavilloso e invece abbiamo bisogno di decisioni rapide, chiede il portavoce degli inquilini. "Chi li stabilisce questi parametri? Lo stabilisce la regione. Quindi, le due istituzioni, comune e regione, devono lavorare insieme per trovare una soluzione su questo tema". Il maestro Maurizio Zanini è qui con sua moglie Bianca. Il suo pianoforte è ancora nell’appartamento. "Non è andato bruciato, perché i pompieri l'hanno trovato integro, però l'immenso calore che avvolto tutto l'edificio, centinaia di gradi, parlano addirittura che in alcuni punti abbia superato anche i 1.000 gradi, non ho idea che danni possa aver causato allo strumento. Sicuramente l'ha danneggiato". "Noi non abbiamo più una casa, stiamo alloggiando da mia sorella, poi andremo in un monolocale da amici e nel frattempo vediamo se ci viene offerta una casa in affitto". In albergo siamo stretti, siamo una famiglia di quattro persone, aspettiamo di poter trovare una casa per noi, dice Artur. "Il mio appartamento è ridotto che ho molto danno fumo e fortunatamente poco fuoco, però il problema del mio che si trovava sopra o si trova sopra quello dove è iniziato l'incendio, dunque sotto sequestro e sotto indagine, dunque non possono neanche accedere i pompieri e dunque non posso recuperare nulla nel mio appartamento attualmente". E c'è chi deve fare i conti con il mutuo della casa andata a fuoco e con un affitto che ora dovrà pagare. "Noi abbiamo un mutuo e ci aspettavamo dalla nostra banca degli aiuti, invece la nostra banca ancora non si è per niente mossa". "Dovreste pagare sia un mutuo e sia un affitto?" "Sia un mutuo sia un affitto". Intanto le indagini coordinate dalla Procura di Milano vanno avanti ed è stato disposto il sequestro del palazzo. Stando alle verifiche dei Vigili del Fuoco, coordinati dall'Aggiunto Tiziana Siciliano, l'incendio si sarebbe originato per cause accidentali e sarebbe partito probabilmente da alcuni sacchi di rifiuti che si trovavano sul balcone del 15esimo piano.