"Dovremo capire come gestire sta cosa del Green Pass, perché dicono col cartaceo non si può perché poi non vedi la scadenza, devi farlo sempre con l'iPad, con un altro telefonino". Chi controllerà gli accessi? Saranno necessari nuovi investimenti. E quali saranno i costi per le aziende? Nelle piccole medie imprese del Veneto, i dubbi circa l'attuazione delle disposizioni previste dall'obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro a partire dal prossimo 15 ottobre, sono ancora tanti. Alla IDK srl, azienda specializzata nella produzione di componenti industriali, con sede a Maerne nel veneziano, le riunioni si susseguono. 25 dipendenti, 3 non intendono vaccinarsi. "Queste persone sono disposte a sottoporsi a tampone ogni due giorni, quindi anche a sostenere una spesa importante". "Viste le nuove normative, ne abbiamo parlato è chiaro e limpido che lui dovrà farsi anzi sti 2 o 3, dovranno farsi il tampone, anche perchè uno di questi qua è il mio braccio destro. Se restiamo senza di lui, l'azienda comunque ne soffre". "Sono disposti a sostenere questa spesa o hanno chiesto in qualche modo aiuto all'azienda?" "Non hanno chiesto perché siamo un aziendina piccola, ma sanno che poi i titolari, normalmente si mettono a disposizione in questo senso, non è che possiamo lucrare sui 15 euro piuttosto che sui 120, 150 euro che potrebbero certo è un ulteriore costo". Nei prossimi giorni i vertici della IDK valuteranno la possibilità di assumere personale da dedicare alla gestione dei Green Pass. "Noi non abbiamo i tornelli come su certi ,chiaramente su certe grandi aziende, su le palestre, quindi dobbiamo col termometro andiamo a misurare la temperatura comunque a tutti i dipendenti, diamo le mascherine come azienda le diamo noi".