Prima il personale della nave, poi la Polizia. I passeggeri in partenza vengono controllati due volte. "Tutto in regola con il Green Pass?" "Sì, tutto in regola. Si torna a lavorare" "C'è una lacrimuccia perchè si lascia la Sicilia?" "Si lascia la Sicilia, si lascia anche la famiglia" "Sì, sì, perfetto. Tutto a posto". "Abbiamo sempre il QR code sul telefono, che è anche più comodo. Quindi, sì, tutto bene". "Tornate dalle vacanze?" "Sì". "Come è andata?" "Benissimo, la Sicilia è bellissima". Quasi 2.000 tra vacanzieri che tornano a casa e siciliani emigrati per lavoro lasciano l'isola. "Viene controllato dettagliatamente il passeggero munito di Green Pass. In alternativa, naturalmente, è previsto un pass provvisorio che si ottiene attraverso il tampone. Trasmettendo questo indice di sicurezza, settembre sarà un'ulteriore estate". Un lungo serpentone di auto si snoda sulla banchina già diverse ore prima dell'imbarco. "Se c'è qualcosa che non va, qualcosa di irregolare, il Green Pass non riconosciuto, che succede?" "Non facciamo il check-in". Il consiglio di arrivare con largo anticipo per alcuni si rivela provvidenziale. "Cosa non andava bene?" "Non andava bene il fatto che la prima dose di vaccino fosse fatta il 25 agosto, quindi non essendo trascorsi i 15 giorni evidentemente non possono avere diritto al Green Pass e quindi, di conseguenza, ad accedere sulle nostre unità. Li abbiamo invitati ad andare a fare un tampone rapido presso una farmacia, insomma, fuori porta".