Il cinema Ambrosio di Torino, 3 sale in centro città, non è il più antico d'Italia ma è il primo costruito per essere esclusivamente un cinema. Inaugurato nel 1914, ha quindi già attraversato e superato, appena nato, le difficoltà della spagnola. Più di un secolo dopo eccolo alla prova del Green pass. "È andato bene il controllo?" "Certo che è andato bene il controllo" "Ma la disturba che le chiedano un documento d'identità?" "Assolutamente no. Io penso che tutti dovrebbero farlo" "Si sente più sicura a venire al cinema col Green pass?" "Non è che mi sento più sicura di venire al cinema col Green pass. Mi sento più sicura ad essere vaccinata e penso che tutti dovrebbero vaccinarsi". "Mi sento più tranquillo perché tutti sono nella mia stessa situazione di vaccinati ed è più sicuro". Il pubblico è preparato. Tutti arrivano già Green pass alla mano e con un documento d'identità da mostrare all'ingresso. "Com'è andato questo primo giorno di Green pass?" "È andato abbastanza bene. Non c'è stato per ora un drastico calo dell'affluenza. E soprattutto è tornato anche il pubblico più anziano, che probabilmente si sente più sicuro e tra l'altro è la fascia di età che ha già per forza il Green pass, quindi probabilmente ciò inciderà di più sul pubblico giovane che non ha ancora avuto il tempo di vaccinarsi, non ha ancora il Green pass". Nelle sale il distanziamento è assicurato. D'altronde si sa, il cinema soffre in estate. Appena 40 persone in una sala che potrebbe ospitarne 450. Qualche problema potrebbe esserci in autunno e inverno, quando invece i cinema si riempiono. "Arriviamo anche a fare mille presenze al giorno e se le regole continuano a essere quelle che sono adesso, si possono creare dei rallentamenti e sarà necessario avere del personale apposta".























