"Arrivo alla biglietteria dei Musei Reali di Torino con il Green Pass sul mio smartphone e la carta d'identità, che cosa devo fare?" "Dobbiamo verificare l'autenticità utilizzando questa app Verifica C19 che ha l'autenticità del Green Pass." "Vi mostro il Green Pass". "Vediamo la scansione e mi dice che la certificazione è valida." "A questo punto posso entrare?" "No non ancora, serve verificare attraverso il documento d'identità che il Green Pass e il documento d'identità siano della stessa persona." "Devo darvi la mia carta d'identità?" "Serve un documento sì." Naturalmente la certificazione verde può essere anche cartacea in questo caso la raccomandazione è di stamparla il più possibile in alta definizione per consentire una lettura agevole da parte dell'app sviluppata dal Ministero della Salute. Con i suoi 55.000 metri quadrati di superficie al coperto dall'Armeria Reale alle Sale Chiablese, dalla Cappella della Sindone alla Galleria Sabauda e con i suoi sette ettari di giardini appena ristrutturati i Musei Reali di Torino sono pronti a raccogliere la sfida del Green Pass. "Io penso che i musei fossero spazi sicuri anche prima e ritengo che questa misura sia stata adottata dal governo soprattutto come misura per indurre le persone a vaccinarsi. Detto molto in sintesi, vuoi fare una cosa bella come la visita al museo? Vaccinati. 600.000 visitatori all'anno pre Covid. Ora sono circa la metà, con il contingentamento degli ingressi nonostante gli spazi immensi i Musei Reali di Torino possono ospitare al massimo 100 persone ogni ora, circa 700 al giorno, ma loro i turisti, come hanno accolto l'obbligo del Green Pass? "Per il momento non abbiamo reazioni negative, anzi sia sui social che in sala i visitatori sembrano accogliere diciamo questa nuova misura con soddisfazione." "Perché?" "Perché rappresenta una sicurezza in più negli spazi museali ma indubbiamente significa muoversi con maggiore libertà e con maggiore tranquillità.