Se l'obiettivo del Green pass sul posto di lavoro era quella di aumentare gli adesioni alla campagna vaccinale i dati, per il momento, mostrano un risultato diverso. Dopo un primo aumento dei nuovi vaccinati nei giorni precedenti all'entrata in vigore dell'obbligo, ora i numeri tornano a calare, mentre i tamponi fatti per ottenere il certificato verde raggiungono picchi mai visti in precedenza: più di 800 mila nell'ultima giornata. Un segnale poco incoraggiante, che fa luce su un aspetto ormai piuttosto chiaro, chi non ha voluto vaccinarsi prima difficilmente lo farà adesso. Non c'è solo l'aumento dei tamponi ma anche quello delle assenze per malattia. È difficile guardare a questi numeri come una semplice coincidenza. Secondo dati forniti dall'INPS nel giorno dell'entrata in vigore dell'obbligo del Green pass sul posto di lavoro, le assenze per malattia sono aumentate del 22% rispetto alla settimana precedente. Una crescita che colpisce soprattutto se messa in relazione con i numeri di due anni fa. Nello stesso periodo del 2019 le assenze per malattia erano circa 65 mila al giorno contro le 110 mila di quest'anno. Guardando il quadro complessivo su circa 3 milioni di lavoratori non vaccinati sono almeno un milione e mezzo quelli che hanno scelto di affidarsi ai tamponi, mentre un milione si sta barcamenando tra ferie, permessi, possibilità di lavorare in smart working, assenze e via dicendo. Quelli che hanno scelto di vaccinarsi, al momento, non superano la soglia dei 300 mila.