"Stanno arrivando parecchie mail soprattutto dove ci chiedono se, appunto, devono adempiere a questo obbligo". "Per ora abbiamo ricevuto solo qualche telefonata in merito con i clienti che chiedevano se era già partito il discorso Green Pass però, diciamo, in linea di massima no". Il conto alla rovescia è cominciato. Fra cinque giorni entrerà in vigore l'obbligo di esibire il Green Pass per accedere a eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici e in altri luoghi. Manca poco ma tanti clienti, di stabilimenti balneari e ristoranti, non hanno ancora le idee chiare su come comportarsi. La regola è che i gestori di spiagge e ristoranti all'aperto non dovranno richiedere la certificazione. "Si fanno registrare, prendiamo tutti i loro dati e gli misuriamo la temperatura. Alcuni ci dicono che hanno già il Green Pass e fino a quando non entrerà in vigore noi continueremo con le linee guida che ci hanno dato dopodiché ci adegueremo ovviamente". "Noi già dall'inizio dello scorso anno quando è partito il discorso Covid, della prevenzione per quanto riguarda tutte le normative anti-contagio avevamo messo dell'accoglienza, quindi chi gestiva la tracciabilità dei nostri commensali, temperatura e tutto quanto. Quindi rimarrà più o meno quello il discorso". Dopo l'annuncio del Governo i ristoratori hanno espresso le loro preoccupazioni circa l'obbligo di controllo. "È una cosa un po' tosta perché comunque è un altro controllo, un ulteriore controllo che dobbiamo fare quindi, diciamo, non spetterebbe a noi questo". "Mi rendo conto che diventa assolutamente complicato da parte di un esercizio richiedere il Green Pass perché svolge la funzione di una forza pubblica o di un agente, di un pubblico ufficiale". Prima domenica d'agosto. Siamo sul litorale della capitale e molti hanno lasciato Roma per andare in vacanza e chi è rimasto invece ne ha approfittato di questa giornata ventosa per ripararsi al mare dall'afa che sta opprimendo la città. Sotto l'ombrellone o sulla battigia non è obbligatorio indossare la mascherina. Lo stesso vale quando si va al banco a prendere qualcosa da bere ma quasi tutti preferiscono usare comunque le precauzioni anche se non è prescritto. La pandemia, insomma, ha cambiato alcune nostre abitudini.