"Qualsiasi collaboratore può scaricare questa applicazione. Qualsiasi persona. La si apre. È molto semplice. Avvia scansione, immediatamente lo rileva, velocissimamente. E poi da la certificazione". Un QR code per la convivialità. L'unica via per consumare ai tavoli all'interno di bar e ristoranti. Per ottenerlo è necessario una dose di vaccino o l'esito negativo di un tampone. In alternativa aver contratto il Covid negli ultimi sei mesi. Spetta ai gestori dei locali controllare il Green pass, anche se non tutti hanno scaricato l'applicazione. Per chi non rispetta le regole c'è la multa ma i controlli, a Milano, non sono stati incrementati. Per garantire la validità del pass, ai clienti viene chiesto di esibire i documenti d'identità. Questo crea un po' di imbarazzo tra gli esercenti. "Le problematiche iniziali che abbiamo pensato un po' noi, parlando tra colleghi, è il fatto di dover chiedere i documenti al cliente. Ecco, quello magari c'è sembrato, in una prima fase, un po' magari invasivo". "Dico la verità, non ho chiesto il documento di riconoscimento, perché è una cosa un po' che il cliente sa, mi mostra documento di riconoscimento, un po' devo capire bene anche quello". È nei luoghi più frequentati che il controllo del certificato genera code e confusione. Non tutti sono pronti con l'applicazione giusta già aperta. Capita poi che nei gruppi di persone non tutti siano vaccinati. In questo caso è inevitabile la scelta dell'esterno. Tuttavia preferita durante l'estate, tanto da rendere l'applicazione della nuova regola caso raro e non traumatico.