"Questa mattina le hanno controllato il green pass?" "Sì, ci hanno richiesto all'interno se avevamo il certificato verde e ci hanno fatto il controllo di consueto, routine insomma, e dopo ci hanno servito". "Come si sentirà dal primo aprile quando non sarà più costretto a mostrarlo?" "Un po' più libero, un po' più libero insomma". Verso la fine dello stato di emergenza e l'inizio di una road map che ci porterà al definitivo pensionamento del green pass. Dal prossimo mese non servirà mostrare il cartaceo o il telefono per consumare cibi e bevande nei tavolini all'aperto e sarà servito anche il sollievo per chi deve controllare. "Venga pure che controlliamo il green pass". "Abbiamo rischiato parecchie volte di essere denunciati. Siamo dovuti ricorrere anche alle forze dell'ordine in un paio di occasioni, perchè comunque non tutti erano collaborativi, diciamo, in questo senso". Solo per i turisti stranieri cadrà anticipatamente già dal primo aprile l'obbligo del pass rafforzato nei ristoranti al chiuso. Un distinguo che nelle intenzioni dovrebbe favorire il turismo ma che certamente richiederà un surplus di spiegazioni. "Tu sei l'addetta al green pass?" "Esattamente, per ora sì". "Per pochi giorni ancora". "Speriamo, via, davvero". Anche i negozi tornano alla loro normale organizzazione di lavoro: niente più verifica all'ingresso e nei prossimi giorni le vetrine dovranno essere ripulite dagli adesivi. L'alleggerimento delle misure riguarderà anche i musei, alcuni spazi torneranno ad esposizione. Rimarrà con noi ancora per un mese la mascherina ma dal primo maggio, salvo un peggioramento dei dati epidemiologici ed ospedalieri, anche quella sarà felicemente riposta.