L'ennesimo SOS parte da una barca piena di donne e bambini in difficoltà a 60 miglia dalle coste calabresi; a bordo complessivamente 102 naufraghi soccorsi dalla Guardia Costiera approdano a Roccella Ionica e qui è l'undicesimo sbarco in due settimane, quasi una al giorno, sbarchi autonomi o con l'intervento delle motovedette italiane, che erano uscite in mare poche ore prima anche dalle coste della Sicilia orientale per intervenire in aiuto di un peschereccio in difficoltà con a bordo 325 persone a 50 miglia a sud-est di Porto Palo. Nonostante le operazioni di soccorso difficili, con le condizioni meteo marine proibitive, i naufraghi vengono tutti portati a terra, sotto la pioggia battente, con il coordinamento della Protezione Civile regionale. Ad Augusta scendono in 120 tra cui sette donne e 23 bambini; a Pozzallo 205 arrivano dalla Siria, dal Bangladesh, dall'Egitto barche e gommoni continuano a partire da Libia e Tunisia e a tentare la traversata del Mediterraneo, considerata la rotta migratoria più pericolosa al mondo. Gli arrivi in autonomia sulle nostre coste sono numero molto più alto rispetto a quello delle persone salvate in mare dalle navi umanitarie, il 12% del totale, in poche ore più di 150 profughi e migranti sono approdati a Lampedusa dove le imbarcazioni entrano direttamente in porto o vengono intercettate davanti all'isola. Nonostante i trasferimenti in nave verso la Sicilia, l'hot spot è quotidianamente in affanno, gli arrivi sono più veloci e numerosi delle partenze; la capienza è di 350 posti, ma le persone all'interno sono ormai quasi sempre più di 1000.























