Tatiana e Julia sono scappate da Dnibro il 13 marzo, con sé hanno portato i figli di 10 e 5 anni. "Ho lasciato tutto, completamente tutto. I miei familiari, amici, la mia casa, la mia vita". Ora vivono a Muccia, uno dei paesi colpiti dal sisma del 2016. Sono arrivate assieme a un gruppo di 20 connazionali. Per loro sono state messe a disposizione le casette Sae, lasciate libere dalle famiglie terremotate. "Qui ci sono persone veramente squisite, molto buone e molto accoglienti". Julia ha lasciato in Ucraina madre, marito e nipoti. "Mia madre non ha voluto lasciare casa, ha detto: dove vado? Non c'ho posto dove andare". Si commuove quando ci racconta che da quando è partita, il suo bambino si è chiuso e non parla con nessuno. Poi ci dice che sente il marito in videochiamata ogni giorno. "Sì certo, ho fatto vedere a mio marito sia la scuola, sia la casa dove abitiamo per il momento". Irina è riuscita a portare con sé i quattro figli e anche il marito. "Finalmente i nostri bambini non sentono esplosioni, non tremano dal semplice rumore della porta". Sua figlia Anastasia, stringe una piuma in mano. "Ce l'ha regalata Valentina, nostra educatrice". È grata per l'accoglienza, ma ci confida: "Però vorrei tornare a casa". Muccia, Pieve Torina, San Ginesio e Visso li ospiteranno finché vorranno restare. "Noi siamo orgogliosi di questo, perché chiaramente noi abbiamo avuto aiuti da tutte le parti d'Italia. Sono venuti qui, ci hanno supportato, ci sono stati vicini, ed è giusto che noi siamo vicino anche agli altri che stanno in difficoltà". Il sindaco di Pieve Torina, sottolinea le difficoltà di questo territorio. "È importante questo gesto di solidarietà, ma sono estremamente triste e dispiaciuto di una ricostruzione che non c'è". A dare supporto all'accoglienza, anche la Fondazione Andrea Bocelli, che si è messa a disposizione per il percorso educativo e di ambientamento dei più piccoli. "Sono state integrate nel progetto figure che sono mediatori culturali e anche figure che sono ovviamente di supporto psicologico per i bambini, ma anche per gli adulti". Possiamo tutti aiutare, dando un contributo. Le informazioni, sul sito web della Fondazione.