Mentre il numero dei rifugiati ucraini nel nostro paese rasenta i 100 mila, è con la burocrazia che si scontra la macchina dell'accoglienza. Vittoria e Natalia, 27 e 28 anni, fanno parte dei 5.500 profughi in fuga dall'invasione russa accolti a Milano, nel 90% dei casi da famiglie. Il loro viaggio da Kiev è durato giorni. Finalmente il 31 marzo l'arrivo in casa di Gabriele. Un iter complesso fino a quel momento ma che poi, tolto l'aspetto legato alle vaccinazioni risolto in poche ore, non è diventato più semplice, a cominciare dalla richiesta di permesso di soggiorno. "Occorreva mandare una PEC, una mail a una casella della Questura predisposta appositamente, dalla quale avrebbero risposto con una proposta di appuntamento. E a tutt'oggi non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta". Senza il permesso di soggiorno non è possibile lavorare e Vittoria e Natalia, due giovani manager nel loro paese, non aspettano altro. Successivamente è ancora peggio perché abbiamo avuto bisogno dei mezzi pubblici e questo si è tradotto nella scoperta che il mezzo pubblico non c'era la possibilità di viaggiare gratuitamente sul mezzo pubblico". Il perché, a differenza che in altre città, ce lo spiega l'assessore ai trasporti del comune. "Ci sono poi oltre 700-800 rifugiati che provengono da altri scenari di guerra ahimè. Io personalmente credo che nella difficoltà siamo tutti uguali e quindi Milano comunque si sforzerà di offrire un servizio uguale per tutti". Poi c'è la questione dei sostegni economici ai rifugiati. 300 euro a persona, 150 per i minori, previsti dall'ordinanza della Protezione Civile dello scorso 29 marzo. "L'atto è stato approvato però non è stato attuato come spesso succede. Anche in considerazione che con la tutela ha un carattere provvisorio, soltanto di tre mesi. Sono già passati più di un mese, un mese e mezzo dall'inizio dell'emergenza ucraina". Sul punto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha assicurato che i contributi diretti ai profughi ucraini giunti in Italia saranno erogati il prima possibile, entro qualche settimana al massimo.























