Tifosi come Black Bloc impegnati in una guerriglia in autostrada, vestiti di nero, incappucciati e armati di bastoni. Una battaglia tra violenti di Napoli e Roma, in guerra dalla morte del tifoso napoletano Ciro Esposito. Lo scontro nell'area di servizio di Badia al Pino vicino ad Arezzo, lo stesso luogo dove l'11 novembre 2007 morì ucciso da un agente il tifoso laziale Gabriele Sandri. Nell'ultima sfida che nulla ha a che vedere con il calcio è rimasto ferito un tifoso romanista che è già stato arrestato. L'uomo di 43 anni era stato coinvolto nel 2013 in una sassaiola contro un pullman della Hellas Verona. "Le indagini sono a buon punto. Intanto abbiamo proceduto quasi nell'immediatezza all'arresto di un tifoso romanista per rissa aggravata. Sono continuate durante la notte e continueranno ancora. Naturalmente si tratta di vagliare filmati per attribuire le giuste responsabilità e quindi procedere all'applicazione dei provvedimenti interdittivi o altro." C'è già un primo bilancio dell'attività svolta. A Milano implicati più di 100 tifosi giallorossi, a Genova un'ottantina di ultras napoletani. L'ipotesi è che le due tifoserie si siano date appuntamento. 350 ultras del Napoli dopo le 13:30 all'Autogrill sono rimasti in attesa degli avversari romanisti. Entrambe le squadre erano impegnate in trasferta a nord. Il combattimento con fumogeni, petardi e sassi va avanti fino a quando la Polizia riesce ad allontanare le due tifoserie. Adesso la politica chiede che a pagare il conto di una giornata di delirio sulla A1 siano gli ultras coinvolti. Tra i reati che gli investigatori stanno ipotizzando oltre la rissa aggravata anche l'interruzione di pubblico servizio e l'attentato alla sicurezza dei trasporti.