È ancora sovraffollato il centro di accoglienza di Lampedusa. Al suo interno, in attesa che vengano disposti trasferimenti nelle prossime ore si trovano quasi 1300 persone, a fronte di una capienza di 400. Il sindaco dell'isola, Filippo Mannino, ha lanciato l'allarme invitando il ministro Piantedosi a toccare con mano qual è la situazione che Lampedusa vive quotidianamente con sbarchi continui e con, purtroppo, morti in mare. L'ultima tragedia dell'immigrazione venerdì pomeriggio, quando un barchino in metallo di appena 7 metri con a bordo una trentina di persone si è ribaltato a 38 miglia nautiche dall'isola. A perdere la vita, una bambina di appena un anno e mezzo e due adulti: un uomo ed una donna. La piccola che non ce l'ha fatta era della Costa d'Avorio e viaggiava con la madre; i superstiti hanno raccontato ai soccorritori di essere partiti dal porto tunisino di Sfax giovedì scorso. L'imbarcazione che aveva lanciato l'SOS è stata raggiunta dalle unità navali della Guardia Costiera italiana, ma quando la motovedetta è giunta sul posto, il barchino si era già ribaltato e le persone erano a bordo di due pescherecci tunisini che si trovavano in zona e che erano intervenuti. Anche i cadaveri erano stati recuperati. La mamma della piccola in stato di shock adesso è assistita dagli operatori del centro di accoglienza. Su questa ennesima tragedia nel canale di Sicilia, la Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta al momento contro ignoti.