"Perché tanto male nel mondo, tanta ingiustizia, tante guerre fratricide che fanno morire i bambini, distruggono le città e inquinano l'ambiente vitale dell'uomo, la Madre Terra violentata e devastata?" È la domanda, più un allarme in realtà che Papa Francesco rivolge forte e netto nel messaggio per la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato che sarà celebrata il prossimo primo settembre. Ad introdurre la richiesta un titolo esplicativo e altrettanto chiaro: "spera e agisci con il creato", il messaggio presentato in conferenza stampa contiene l'invito del pontefice a non scoraggiarsi davanti alla barbarie umana, Bergoglio torna poi sul tema dell'intelligenza artificiale, protagonista del suo intervento al G7. È necessario metterle dei limiti, "un potere incontrollato genera mostri", scrive Bergoglio, "e si ritorce contro noi stessi, perciò oggi è urgente porre limiti etici allo sviluppo dell'intelligenza artificiale che con la sua capacità calcolo e di simulazione potrebbe essere utilizzata per il dominio sull'uomo e sulla natura, piuttosto che messa al servizio della pace e dello sviluppo integrale". Pretendere di dominare il creato è idolatria per Bergoglio che scrive il testo all'indomani di un annuncio importante in tema di ambiente, la costruzione di un impianto agrivoltaico per l'autonomia energetica Vaticana, un progetto che in sostanza garantisce il sostentamento energetico dello stato della Città del Vaticano.