Potrebbe aver percepito quanto sia grave aver ammazzato due agenti della Guardia Civil spagnola, oltre ad un contadino. Forse per questo in italiano ha fatto sapere di voler essere giudicato ed estradato in Italia, dove è accusato, anche qui, di tre delitti. Il giudice spagnolo ha disposto che questo avverrà solo dopo aver scontato la pena cui sarà condannato in Spagna. Durante il faccia a faccia con i giudici Norbert Feher, serbo di 36 anni, braccato in Italia per aver ucciso almeno tre persone, le ultime fra Bologna e Ferrara, ha dichiarato di trovarsi in Spagna dal mese di settembre e da quando è lì non ha lavorato. La Polizia spagnola ultimamente aveva la sensazione che si trovasse tra Valencia e la zona di Aragona, un’area in cui sono avvenuti molti furti nelle campagne e nei casolari, che erano ricondotti a bande di rumeni. Intanto continuano le indagini sui suoi fiancheggiatori e un aiuto potrà arrivare dal materiale informatico sequestrato al momento dell’arresto. Nel mirino una decina di persone tra cui anche sei italiani. L’obiettivo è anche capire quando e come il latitante abbia raggiunto la Spagna. Tra le ipotesi, per ora poco più che una suggestione, quello che abbia fatto un tatto in viaggio su un pullman di pellegrini. L’indagine parte da un tablet e un cellulare con chiavetta USB. La Guardia Civil spagnola ha trovato anche quattro pistole e un numero impressionante di munizioni. Intanto, il PM di Bologna chiede ai colleghi spagnoli l’audio con la voce del killer così da analizzare il materiale e fare i dovuti raffronti.