Dal 1999 torna in Italia l’obbligo vaccinale ma con numeri e modalità diverse. Sono dieci – l’esavalente (antipolio, tetano, pertosse, difterite, epatite B e Haemophilus influenzae di tipo B) e la quadrivalente (morbillo, parotite, rosolia più varicella) – obbligatorie a seconda della fascia di età per le iscrizioni nei nidi e nelle scuole materne pubbliche e private, soggetti a sanzioni nelle scuole dell’obbligo da 6 a 16 anni in caso di libretto non in regola. Quattro quelli fortemente raccomandati con chiamata attiva delle ASL, gratis in base all’anno di nascita: Meningococco C., B., antirotavirus e antipneumococco. Esonerati quei bambini che hanno già avuto la malattia e quelli che non possono essere vaccinati. In entrambi i casi servirà il certificato medico che lo attesta. Il prossimo anno scolastico sarà di transizione. Entro il 10 settembre 2017 per le iscrizioni basterà un’autocertificazione o la prenotazione all’Asl. Per la scuola dell’obbligo, invece, ci sarà tempo fino al 31 ottobre. Entro il 10 marzo 2018 libretti in regola e controlli nelle scuole. Con il decreto arriva anche un’anagrafe nazionale: un registro di tutte le persone vaccinate con dosi e tempi di somministrazione con le segnalazioni di tutti gli effetti indesiderati accertati dalle ASL o dai medici di base.