Spiegare la guerra a un bambino non è mai facile perché ti spiazza con delle domande semplicissime, eppure complesse. Le stesse domande rivolte a Papa Francesco da una platea di piccoli di diverse età nell'aula nuova del sinodo che insieme cercano di capire il mondo e le sue sfumature. A loro, è il Papa a chiedere e di conseguenza, spiegare cos'è la felicità, chiede il Pontefice, come si raggiunge. La felicità è nella pace dice un bambino che con la sua risposta di fatto apre il capitolo più spinoso: la guerra. "Voi sapete che ci sono bambini che sono nella guerra, sapete questo: i bambini dalle volte non hanno da mangiare, i bambini hanno paura delle bombe, delle cose brutte. Non è colpa loro se c'è la guerra". Non è colpa loro se c'è la guerra ripete il Papa ai bambini durante l'incontro. Un incontro che è di fatto l'avvio del cammino verso la prima giornata mondiale dei bambini. Il Papa sorride e saluta e risponde. Come si fa a diventare amici, chiede un bambino. La prima cosa per diventare amici è pensare bene degli altri. Così Papa Francesco che da sempre è vicino ai piccoli ma con un occhio sempre bene aperto e attento al passato; perché, come ama ripetere lui stesso, il futuro è fatto dai bambini e dai nonni. "Il futuro dell'umanità è nelle due punte: è nei bambini e negli anziani. Quando si incontrano i bambini con i nonni e questa è una cosa bellissima. Noi dobbiamo prenderci cura dei vecchietti, dei nonni e dei bambini".























