É nella città futuristica di Lusail costruita presso che da zero attorno allo stadio simbolo del Mondiale che ne prende il nome e che ne ha ospitato la finale, che esplode la festa dopo la vittoria ai rigori, della squadra guidata da Messi sulla Francia. L'esito di una partita pazzesca, incredibile, al cardiopalma: con l'Argentina in vantaggio due volte raggiunta da Mbappe e compagni dopo essere andata in vantaggio. É l'argentino, alla fine, ad avere la meglio sul 10 francese e a riportare a Buenos Aires una coppa che mancava dal 1986, quando, ad indossare la sua maglia, c'era Diego Armando Maradona. Una gioia non solo per gli argentini arrivati fin qui, si stima in 40 mila, ma anche per le tante lavoratrici e lavoratori, perlopiù asiatici, immigrati in Qatar in questi anni: determinanti per l'organizzazione di questo torneo e per la costruzione di impianti e infrastrutture con un prezzo molto alto, come noto, in termini di vite umane. Tutti o quasi a sostenere la Nazionale albiceleste. Questa è un po' anche la loro vittoria.























