Potrebbero arrivare dall’autopsia elementi importanti per chiarire il giallo della morte di Antonio Onorato, imprenditore 54enne marito dell’eurodeputata Dc Francesca Donato, il cui cadavere è stato ritrovato sabato pomeriggio all’interno della sua auto in una strada isolata della periferia di Palermo. L’imprenditore aveva stretta attorno al collo una fascetta in plastica utilizzata per i lavori da elettricista e la sua camicia era sporca di sangue. La vettura è stata passata al setaccio dal personale della polizia scientifica alla ricerca di impronte o tracce di dna. Gli investigatori della squadra mobile di Palermo, diretta da Marco Basile e i magistrati della procura non escludono nessuna pista. Un fascicolo, però, è stato aperto con l’ipotesi di omicidio. Un atto dovuto, dicono, per consentire di dare l’ok all’autopsia. Nemmeno la pista che porta al suicidio è stata esclusa. I familiari di Onorato però sono certi, l’imprenditore è stato ucciso. Nell’ultimo periodo, hanno raccontato, non era tranquillo e in una lettera consegnata ad un avvocato e data poi agli inquirenti, Onorato parlava di persone che avrebbero potuto fargli del male. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona dove è stata trovata l’auto intanto non chiariscono molto. La Range Rover, infatti, si sarebbe fermata lì due volte in 15 minuti. E non si riesce a capire se in auto, Onorato, fosse da solo o con qualcuno.