Imprese e sociale, Generali presenta progetto Fondazione

Saranno in 300 ad essere formati e, conseguentemente, inseriti nel mondo del lavoro come ausiliari socio assistenziali, caregiver ed operatori socio sanitari. Più che un'opportunità, un sogno offerto da Generali e The Human Safety Net a rifugiati e migranti di 18 Paesi diversi che attualmente risiedono in Italia, fra Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. La Fondazione del Gruppo è una vera e propria rete di professionisti della salute, nata con l'obiettivo di aiutare persone che vivono in contesti di vulnerabilità a liberare il proprio potenziale, per poterle mettere nelle condizioni di sfruttare le loro capacità e competenze. "Non un'accoglienza raccontata ma concreta e pratica, che prende le persone in situazioni di debolezza, e l'avete visto dalla testimonianza di oggi, e le porta invece a una realizzazione personale. Ma, anche, aiuta molti di noi e guardando al nostro futuro aiuterà molti di noi". In Italia oggi c'è un problema evidente e fortissimo, di tipo demografico: continuano a calare le nascite e si stima che entro il 2050 il 35% della popolazione sarà costituita da over 65. "Mettere insieme questi due fabbisogni, da un lato aiutando i rifugiati che arrivano in Italia a formarsi e a poter assistere persone anziane che hanno bisogno, credo che sia un'iniziativa molto bella e penso che oggi sia stata una bella testimonianza del bel lavoro che fa Human Safety Net, la nostra fondazione che ormai è un po' di anni che è impegnata e, come abbiamo detto, ha quasi mezzo milione di beneficiari oggi come aiuto". Intervenendo alla presentazione del progetto promosso dal Gruppo Generali, il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha sottolineato come rifugiati e migranti che non trovano il luogo dove potersi estrinsecare finiscono, nella peggiore delle ipotesi, a delinquere. Grande il ringraziamento e la riconoscenza del presidente della CEI, Cardinal Zuppi, che di fronte all'impegno e all'esempio delle imprese si dice sicuro che ci si trovi sulla strada giusta. "Credo che far scoprire l'opportunità che è la presenza dei rifugiati dà loro quello che cercano, cioè la qualificazione e costruirsi un futuro nel nostro Paese".