L'incendio, che nel 2017 azzerò migliaia di ettari di vegetazione sul Vesuvio, è ancora impresso nella mente e ancora presente negli effetti. Da qualche anno le istituzioni stanno cercando di rafforzare la prevenzione, con una diminuzione nel numero di incendi, che però continuano a svilupparsi. "Qui c'è un appezzamento, un vigneto sottostante che diciamo l'abbiamo salvato in extremis. Ci siamo attivati subito e devo anche ringraziare i carabinieri forestali e vigili del fuoco, che sono stati veramente bravi". La terra dietro di me fuma ancora. Negli ultimi 20 giorni sul Vesuvio ci sono stati almeno 10 incendi, con alcuni volontari stiamo cercando di capire che cosa sta succedendo e come evitare che ce ne siano altri. "Noi cerchiamo di fare il massimo, controllando e sorvegliando, creando reti di avvistamento. Ma se non c'è una giusta prevenzione, nel momento in cui le fiamme divampano, diventa poi molto difficile gestire il fenomeno. Un esempio classico è la cicca di sigaretta lanciata al di fuori di un finestrino, in un'area boscata. Ancora di più, cosa che spesso succede, la pulizia di un fondo che finisce con la bruciatura delle sterpaglie. La prevenzione che io intendo soprattutto prevenzione di tipo selvicolturale. Quindi interventi selvicolturali, come ad esempio le fasce parafuoco, che sono delle linee di sicurezza su cui si può spegnere l'incendio e su cui si possono attestare i mezzi stessi di sicurezza". Gli ultimi incendi, sui quali sono in corso indagini per capire se siano dolosi o no, erano proprio a ridosso delle abitazioni e della strada. Anche per questo è attiva una rete tra vari residenti, proprio per fare da sentinelle e contribuire a tutelare il più possibile questo posto unico al mondo. "Gli incendi sono divampati nei pressi delle abitazioni. Quindi la preoccupazione ricade soprattutto al luogo abitato e all'incolumità di chi vive la zona. Grazie a tutti gli amici che hanno aderito siamo riusciti ad avvisare in tempo le autorità competenti, le quali spesso ci ringraziano anche per questo nostro operato disinteressato, ovvero il cui interesse è soltanto la tutela ambientale".