Per la morte di Emanuela Chirilli nel bed and breakfast in Piazza Municipio a Napoli, la procura procede con l'ipotesi di omicidio colposo. Potrebbe essere un corto circuito la causa dell'incendio che avrebbe potuto avere origine nella sauna posta accanto alla stanza dove dormiva la giovane. Ora i riflettori sono accesi sui permessi e sulla regolarità degli impianti. Il drammatico episodio riaccende la discussione intorno a bed and breakfast, case vacanza e sicurezza in una città che sta vivendo un grande boom turistico. Contro l'overtourism si schierano gli attivisti della Campagna Set Resta Abitante, nata in conseguenza al caro affitti e alla crisi abitativa, legati al grande e repentino aumento di Bed and Breakfast. "Napoli oggi ha, per esempio, più locazioni brevi di Venezia. Quello che noi chiediamo al comune, per cui saremo in piazza anche il 13 dicembre a un corteo che partirà da Piazza Dante alle 16, è che ci siano delle limitazioni vere alle licenze, che siano garantite le questioni di sicurezza, perché il tema è da un lato che questa offerta sia regolamentata perché deve essere rispettosa di tutte le normative e soprattutto sul piano della sicurezza delle persone che arrivano in questa città ma soprattutto c'è anche un tema che riguarda il diritto all'abitare in questa città. Noi abbiamo ormai una crescita dei fitti a Napoli che è tra le più alte d'Italia." Sulla questione controlli si sofferma invece l'Associazione dei bed and breakfast e affittacamere. "Non può essere addotto ad un proprietario privato la responsabilità di una mancanza di alloggi. L'overtourism è sovraffollamento? Se è così bisogna regolare i flussi. Noi non siamo contrari a punti di equilibrio, quello che sicuramente va fatto è garantire maggiore controllo e sicurezza. Bisogna lavorare di più per rafforzare la sicurezza nelle nostre case perché sono quel luogo di accoglienza e di ospitalità che questo viaggiatore cerca.".