Ci avviciniamo al ponte di ferro il giorno dopo il crollo mentre si susseguono i sopralluoghi di tecnici ed esperti per verificare innanzitutto la staticità della struttura, nerita dalle fiamme, deformata dal calore. "Va riverificato un po' tutto quindi soprattutto comunque la parte che ha subito maggior come dire cimento termico che è la parte più vicina al pilone che era quella sottostante il punto dove l'incendio è stato più forte dove noi riteniamo che ci fossero anche dei ricoveri di qualcuno che probabilmente aveva deciso di diciamo così di trascorrere li un po' di tempo". Gli abitanti di Riva Ostiense vengono qui per vedere alla luce del sole che cosa è successo; i danni sono gravi andranno individuati uno per uno. L'obiettivo prima ancora di ripristinare il ponte è capire se l'impalcatura regge. Il rogo ha fatto crollare una sezione di una passerella lunga 7 metri che corre sotto la struttura della parte del quartiere Marconi e che serve per la manutenzione di cavi. Le fiamme sono divampate dalla spalla del ponte dalla parte di Riva Marconi; i vigili intervenuti hanno provato a domare le fiamme ma a contatto con l'acqua le tubature sono esplose. Necessario è stato disalimentare le linee elettriche del gas prima di procedere con lo spegnimento, il calore ha bruciato guaine e rivestimenti deformando le travi cedute sotto alla banchina del fiume. Italgas ha dichiarato che l'incendio non è stato alimentato dalle condotte del gas isolate chiudendo le valvole a Monte e a Valle. E nell'attesa che anche la Magistratura faccia il suo corso aprendo un fascicolo con quale ipotesi di reato ancora non si sa, bisogna affrontare il disagio delle ripercussioni sulla viabilità. Il Ponte dell'Industria è un punto di collegamento tra due quartieri popolosi della Capitale Marconi ed Ostiense. Ci vorranno mesi e chissà quanti per fare tornare tutto com'era.