In attesa del deposito formale degli esiti dell’autopsia, da fonti vicine all'inchiesta trapela un'importante indiscrezione: Alberto Rizzotto, il trevigiano alla guida del bus precipitato dal cavalcavia di Mestre lo scorso 3 ottobre, non avrebbe avuto un malore prima dell'incidente, come ipotizzato nelle ore immediatamente successive al disastro, costato la vita a 21 persone. Ad escluderlo la perizia sul muscolo cardiaco dell'uomo, che non avrebbe mai sofferto di problemi di cuore. Il 41enne sarebbe deceduto a causa dello sfondamento del cranio a seguito della caduta del pullman da un'altezza di oltre 10 metri. La notizia, se confermata, cambierebbe la ricostruzione fino ad ora impostata della dinamica del terribile incidente. Se non dovesse essersi trattato di un malore cos'altro potrebbe aver causato la perdita di controllo del mezzo? Difficile pensare ad un colpo di sonno dell'autista alle 19:40 di sera. Forse una distrazione o forse un guasto tecnico del bus che potrebbe trovare una spiegazione nell'accertata mancanza di segni di frenata e di controsterzo. Quattro gli indagati nell'ambito dell'inchiesta della procura di Venezia: l'amministratore della società proprietaria del mezzo e tre dirigenti del comune di Venezia.